COMUNICATO STAMPA del Sindaco di Banzi Nicola Vertone
In mancanza di questo coordinamento, le assegnazioni rischiano di essere fatte con criteri poco chiari, facendo saltare il senso di responsabilità comune che i sindaci hanno manifestato, ma che non resistertà di fronte a gestioni sperequate. Se ognuno si mette a proteggere il suo orticello, la situazione può diventare drammatica. Per questo chiedo la convocazione immediata di una Conferenza Unificata, in cui prevedere tra l’atro una vera e propria cabina di regia con gli Enti Locali interessati. Tra l’altro nell’ordinanza del Consiglio dei Ministri che non abbiamo ancora avuto modo di analizzarla congiuntamente si legge che in tutte le Regioni si sono già nominati i soggetti attuatori per la gestione delle operazioni. Sarebbe oltremodo giusto e corretto che l’attuatore per la nostra Regione convochi un incontro urgente per meglio capire come saranno erogate, tra le altre cose, le risorse da assegnare ai Comuni e che servono a sostenere le spese di accoglienza e sistemazione per i profughi. Sarebbe utile condividere un progetto che definisca in maniera chiara quale sarà l’utilizzo del campo di accoglienza di Palazzo San Gervasio e se questo sia stato destinato all’accoglienza, ad un CIE ad un CARA o peggio ad una vera e propria prigione. A tale proposito sollecito chi di dovere a porre in essere ogni utile azione finalizzata a ripristinare in quel luogo un minimo di qualità della vita ma anche a spiegarci dove e come saranno ospitati i lavoratori che ogni anno danno sostegno con le loro braccia alla nostra agricoltura.
Anci Basilicata inoltre si è attivata fin dal mese scorso, incontrando il Prefetto di Potenza ed il Questore ed in occasione del suo direttivo regionale tenutosi a Palazzo il 12 aprile ha chiesto a costoro di costituire un tavolo di regia che si occupi dell’arrivo dei profughi del Nord Africa attraverso la concertazione con gli Enti locali.
Tra i problemi riscontrati c'è non solo la scelta dei luoghi di destinazione dei profughi, che dovrà essere concertata, ma anche la questione delle risorse per un progetto di accoglienza che prevede tempi medio-lunghi e la collaborazione degli enti locali e delle associazioni del territorio.