Lapenna (Udeur-Pps) su centri Cie 17/06/2011 19:01-fonte BASILICATAnet

Lapenna (Udeur-Pps) su centri Cie

17/06/2011 19:01

BAS''Prolungare il periodo di trattenimento degli immigrati nei cosiddetti Cie (centri di identificazione ed espulsione degli stranieri) è irrazionale oltre che insensato e servirà solo ad esasperare ulteriormente gli animi, visto che si tratta di un provvedimento che mira a mortificare ulteriormente la dignità delle persone''. E’ quanto dichiara il segretario regionale di Udeur- Popolari per il sud, Sergio Lapenna. Dopo le immagini diffuse solo qualche giorno fa sulle condizioni di vita dei tunisini trattenuti presso il Cie di Palazzo San Gervasio, il Governo, invece di varare un piano per la gestione dell'emergenza dei clandestini in maniera responsabile e, soprattutto, nel rispetto dei diritti umanitari, ha deciso di prolungare il periodo di permanenza degli immigrati da 6 a 18 mesi. Tutto ciò – afferma Lapenna- è inaccettabile poichè tali provvedimenti diventano merce di scambio tra i vari partiti politici, visto che tale decisione è il frutto di un ricatto della Lega che pressa sempre di più il Governo su provvedimenti alquanto discutibili, a cui il premier Berlusconi cede per mantenere in piedi una maggioranza ormai alla deriva e che non rappresenta più nessuno. A Palazzo, come in altri Cie, si sta consumando una vera e propria emergenza umanitaria, visto che ci sono migliaia di esseri umani che si trovano in uno stato di privazione della propria libertà, senza aver commesso alcun tipo di reato . E' inaccettabile – continua – che questi esseri umani sono ospitati in tende sotto il sole rovente dell'estate, per non parlare poi delle condizioni igieniche e di sicurezza. Si tratta di posti di mero contenimento per quegli immigrati che, in teoria, dovrebbero essere rimpatriati ma che, in realtà, vengono semplicemente fatti uscire dal centro allo scadere del termine massimo di permanenza.
Solo qualche giorno fa l'on.le Taddei, membro del Comitato parlamentare di controllo di Schengen, Europol e immigrazione, e dunque persona informata sui fatti, aveva dichiarato che il centro di Palazzo aveva solo carattere provvisorio e che "il divieto nei confronti dei mass media di accedere ai Centri rimane valido per ragioni di riservatezza e sicurezza per garantire i soggetti che potrebbero essere anche dei perseguitati politici, ma per tutelare anche la sicurezza e l'incolumità dei cittadini di Palazzo San Gervasio e delle zone circostanti nei confronti di persone che devono ancora essere identificate e che potrebbero strumentalizzare la presenza dei mass media per accentuare situazioni di protesta o di disordini" , dichiarazioni smentite dai fatti.
“Tutta la mia solidarietà – sottolinea Lapenna – va ai poveri emigrati fuggiti dai regimi dei propri paesi per trovare la libertà, invece hanno trovato una nuova prigione proprio in quello che è considerato un paese libero e democratico, ma anche piena condivisione per le parole dell'Arcivescovo di Acerenza, Mons. Ricchiuti, che ha sottolineato, in questa drammatica situazione, la mancanza di volontà di governare responsabilmente la fase di emergenza continuando invece a calpestare la dignità umana.
Questi centri – conclude Lapenna- dovrebbero essere smantellati subito, non è pensabile mantenere in quello stato e in quelle condizioni degli esseri umani per 18 mesi, senza garantire un minimo di assistenza e di diritti. Inoltre prolungare la permanenza presso il Cie significa dover destinare ancora più uomini e mezzi per la sorveglianza, forze di polizia che vengono sottratte al controllo del territorio per continuare a svolgere questo difficile compito, con un lavoro encomiabile, in condizioni davvero pesanti, a cui va tutto il mio sostegno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.