Perchè ai buoni propositi stentano poi ad arrivare i Fatti…

OSSERVATORIO MIGRANTI BASILICATA

REPORT 15 Luglio 2011

Cosa c’è da raccontare in questi giorni di afa. Provo a fare una cronistoria che possa servirmi a ricordare i fatti e a chi legge di conoscere in sequenza gli eventi.

Prima di iniziare però non posso non sottolineare come qualcuno prova a scagliare una freccia a nostro favore del tipo: si ma gli altri che fanno? oltre al dire, non si vedono fatti concreti.

Intanto:

– inizio Aprile nasce la tendopoli a Palazzo San Gervasio nel luogo che fino a due anni prima ospitava il Centro di Accoglienza per Migranti Stagionali. L’anno scorso il centro di accoglienza non viene aperto e i fondi sono dirottati su un programma di monitoraggio che oggi se disponibile ci dovrebbe permettere di conoscere meglio il caso immigrazione della Basilicata e del Vulture alto Bradano.

-Immediatamente dopo il Centro (CAI) che ospitava circa 560 tunisini che hanno dato vita alla “Rivoluzione dei Gelsomini” nel loro Paese e che

Read More

divampa in altri luoghi dell’area maghrebina viene trasformato in CIET (Centro di Identificazione e Espulsione Temporaneo ). La T finale ci da una speranza che alla fine di quest’anno l’area venga restituita alla comunità di Palazzo San Gervasio.

-Il nostro Comune con a capo il sindaco si trincera in un silenzio stampa e non solo stampa tanto che la comunità di Palazzo San Gervasio inizia a preoccuparsi pensando che ci siano seri motivi per la sua incolumità. Quel poco che riesce a raccontare e che per ovvi motivi è stato redarguito dalle forze oscure a parlare. Ma se di giorno taceva la sua amministrazione di notte rincorre fiumi di riunioni con temi dai più disparati ma che per lo più interessano la nuova spesa che prima il CAI e poi il CIET porta. Peccato che solo una parte di questi sono intercettati da alcuni settori, l’altra parte non riesce ad intercettare la rimanente parte in solido in quanto gli ordini che arrivano dal Ministero dell’Interno sono perentori: la gestione viene affidata alla Croce Rossa nel caso del CAI e alla Connecting People quando passa ad essere la “Guantanamo d’Italia”. Vorrei fare una postilla: ad oggi non un centesimo si è visto per le forniture fatte. Questo per lo meno sembrano essere le lamentele dei fornitori locali.

.-Intanto si iniziano a piantare i pomodori e i primi braccianti arrivano nei nostri campi. Altri, una cinquantina non se ne sono mai andati è dall’anno scorso la Caritas di Venosa e quella di Palazzo San Gervasio sono gli unici, ad eccezione di qualche altro caso sporadico, ad offrire i loro gesti umanitari per alleviare la sofferenza di un inverno passato all’addiaccio. Oggi si contano più di un centinaio di migranti nei casolari.

-Mentre ci adoperavamo in un giro di monitoraggio, l’OMB rileva e denuncia la chiusura delle porte e delle finestre di un nucleo di casolari, i più vicini al comune di Palazzo san Gervasio, l’abbattimento di altri sette casolari, la chiusura con catene di una strada interpoderale e la deviazione dell’acqua che alimentava una fontanella. Tutto questo nell’area della “Grotta Paradiso” in territorio di Spinazzola (BAT). Tanto che ci sembra molto chiaro il segnale di respingimento che si vuole ulteriormente dare nei confronti di questi lavoratori. L’OMB intanto fa richiesta al comune di Spinazzola della documentazione per risalire alle cause dell’abbattimento ma la risposta ricevuta dal neo Sindaco di Centro Destra è che non possiamo accedere agli atti. Poco male. Ma dalle interviste fatte pare che il tutto sia scaturito da una ordinanza di messa in sicurezza dei casali fatiscenti per l’incolumità di chi potrebbe essere vittima di un’altra sciagura. Ma da una ordinanza di messa in sicurezza ad arrivare all’abbattimento c’è ne vuole.

-Intanto la Basilicata si rivolta ala presenza delle nuove carceri. Le dichiarazioni del Governatore De Filippo confermano lo stato di militarizzazione del fenomeno accoglienza. Le forze democratiche lucane, la maggior parte potentine (cioè legate ai poteri che risiedono nel capoluogo) senza alcuna bandiera e simboli, più per non farsi riconoscere che per ristabilire una partecipazione alla pari, indice unilateralmente un sit in davanti al CIET, sono escluse le forze locali che intanto si erano organizzati in Comitati Cittadini, singoli oppositori e associazioni che lavorano da anni coi migranti. Foto di gruppo che poi vengono pubblicate su un istant book presentato nella giornata del Rifugiato al Tetro Stabile di Potenza. Anche qui si raccomanda la non partecipazione della comunità di Palazzo San Gervasio nella quale sede si tratteggia il profilo razzista rispetto alle “forze antirazziste” che invece risiedono a Potenza. Lo Stesso giorno, il pomeriggio c’è la Conferenza Stampa che indice una seconda manifestazione, questa volta con l’esposizione di bandiere e simboli esclusi quelli politici. Anche questa tenuta in gran segreto e alla quale si è preferito non invitare la comunità di Palazzo San Gervasio, tanto che nel mio intervento chiedendo pubblicamente se qualcuno mi dava conferma di questa Conferenza Stampa e della Manifestazione nessuno degli astanti mi confermava l’evento. Eppure i Conferenzieri erano tutti lì.

Lo stesso giorno, si consumava una frettolosa ma popolata riunione alla Regione Basilicata con il Governatore De Filippo, l’assessore al ramo Martorano e l’intero Consiglio Comunale di Palazzo San Gervasio, meno gli assenti giustificati. In quella sede vengono ipotizzate due tipi di soluzioni per l’accoglienza: l’Utilizzo dell’ex Tabacchificio, sostenuta dalla parte regionale e una minoranza della nuova maggioranza comunale e la vecchia ipotesi di Accoglienza Diffusa nelle Abitazioni del Comune sostenuta dal Sindaco, dall’ass. Comunale al ramo e sponsorizzata dal Gruppo di Rif. Com. Locale . Di queste ne parleremo ampiamente più avanti per i quali si potrà accedere ai documenti da noi prodotti assieme al gruppo al Comune della Sinistra Europea.

-L’inchiesta fatta da Repubblica e l’Espresso mette tutti in scacco. Escono i primi video della violenza inaudita del trattenimento di questi ragazzi. La venuta di parlamentari del PD, parlamentari indipendenti e di Medici senza Frontiere lasciano trapelare le condizioni inumane del soggiorno forzato, si denuncia lo stato di chiusura del governo che non vuole far entrare i giornalisti all’intero di questi Centri di Detenzione cosa che continua e che porterà a manifestare il giorno 25 Luglio davanti a tutti i CIE d’Italia. Noi Lo faremo davanti al CIE-Voliera di Palazzo San Gervasio.

-Si indice, sempre da Potenza una seconda manifestazione. Questa volta l’iniziativa parte da un gruppo di associazioni di donne lucane e potentine, ma la CGIL immediatamente, come negli anni in cui un sindacato non poteva lasciare la piazza in mano alle forze spontanee che si auto organizzano ci mette il cappello e insieme ad altre di cui l’ACLI e poi altre associazioni si danno appuntamento a Palazzo San Gervasio. L’OMB il pomeriggio dello stesso giorno improvvisa un sit in a Piazza Pretoria dove ci vengono a trovare altre associazioni. Dando vita così a Due manifestazioni. Da parte nostra si vuole sottolineare come ancora una volta la Comunità di Palazzo San Gervasio è accerchiata e isolata e paghi il prezzo della sua sfacciataggine nell’aver cercato di ospitare uomini e donne schiavizzate e che in questo pone la questione del lavoro moderno alla base di questa. Un’altra condizione che emerge è che attorno a questa problematica si affollino soggetti più o meno variegati e trasversali nella composizione o addirittura si propinano progetti comuni tra destra e sinistra con il solo intento di raggiungere i fondi che la regione mette a disposizione dei migranti e quello che più ci atterrisce è che questi non vengono poi utilizzati per trasferirli ai migranti in servizi e beni ma servono solo ad alimentare clientele più o meno celate. Anche su questo cercheremo in seguito di fare una valutazione scientifica della qualità della spesa.

Ma ancora più specie fa la condizione generale dove si assiste ad un intervento diretto e pesante sul tema da parte delle forze dedite al movimento e movimentista e dai loro sostenitori radicali che trovano l’appoggio in alcuni partiti politici di sinistra e in alcune forze sindacali dove per la prima volta si cerca di egemonizzare su una tematica di puro carattere territoriale. Infatti le battaglie non vengono portate nelle sedi del Consiglio Provinciale o del Consiglio Regionale per provare a cambiare o a darci strumenti nuovi con cui affrontare il tema, ma si entra dentro una tematica di puro carattere locale. Eppure le storture sono anche tutte dentro la Provincia e la Regione. Non mi soffermo sul tanto che si potrebbe fare. Proviamo a fare l’esempio di quello che succede o che è successo a Scanzano, per le scorie radioattive, nel Parco del Pollino e a Tricarico per le Centrali a biomassa, Genzano e Atella sui temi della discarica, Lavello per il Movimento che è contro l’Inceneritore Fenice o anche per la territorialità che hanno anche le vicende ultime dei licenziamenti dei tre operai della FIAT-SATA che anche se hanno una rilevanza nazionale per i temi che contiene, ebbene in tutti questi casi c’è un organizzarsi del territorio e una autonomia di scelte dei territori. Su Palazzo San Gervasio e sul tema dei migranti invece questa semplice equazione viene meno a partire dall’anno scorso e anzi aumenta il divario di comunicabilità tra il territorio e le forze Politico-burocratiche che esprime la Provincia di Potenza e la Regione Basilicata.

-intanto la discussione sull’accoglienza continua nelle camere dei poteri, si riesce a istituire la nuova Commissione Regionale sull’Immigrazione alla quale l’OMB pur esprimendo la volontà di volerci entrare viene esclusa, alla Camera viene votato il Decreto che porta a 18 mesi la detenzione dei clandestini e si velocizzano le deportazioni di massa, parte l’Accoglienza al Comune di Nardò (Puglia) nella Masseria Boncuri, esempio di accoglienza positivo alla quale l’OMB lo monitorizza per cercare di cogliere gli aspetti positivi, la Regione Puglia emana una Legge che allarga l’esperienza di Nardò ad altri comuni che si vanno a sommare a quelle più costose degli Alberghi Diffusi, si intensificano i rapporti tra l’OMB ed Emergensi e Medici Senza Frontiere per la necessità urgente che c’è di iniziare uno scrining sanitario anche nelle nostre campagne, i casali si riempiono piano piano e alle necessità di portare vestiti e scarpe c’è quella di provvedere in modo urgente per l’acqua. Nei Luoghi dove sono respinti l’acqua potabile è distante circa 5 Km.

Delle due Ipotesi di accoglienza non se ne parla da circa 1 mese e manca un mese all’emergenza anche se sarebbe opportuno iniziare a fornire servizi già da adesso.

Dove sono andati i buoni propositi dei movimentisti, degli amministratori, di chiunque in questi mesi ha cercato di mettere da parte un territorio chiamandolo razzista? Noi siamo nei Campi e assieme ai Migranti aspettiamo delle risposte. Perché ai buoni propositi non seguono ancora i fatti?

Gervasio UNGOLO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.