da Malitalia: Rinviato a giudizio per cattiva gestione nei centri, ottiene nuove concessioni

Rinviato a giudizio per cattiva gestione nei centri, ottiene nuove concessioni

30 maggio 2014 · by Redazione Malitalia · in Notizie dall'Italia

centro accoglienza tp

(di Marco Bova)
 In tempi d’emergenza a Trapani c’è un imprenditore che, nonostante sia rinviato a giudizio per la cattiva gestione dei centri d’accoglienza per migranti, continua ad ottenere concesssioni pubbliche per la gestione di strutture analoghe. Si tratta di Giuseppe Scozzari, quarantenne di Castelvetrano, da anni attivo nel terzo settore, presidente provinciale di Confcooperative e recentemente rinviato a giudizio dal Tribunale di Gorizia per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode in pubblica fornitura. La vicenda riguarda la gestione del Cie (Centro di identificazione ed espulsione) e del Cara (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) di Gradisca d’Isonzo e vede coinvolte altre 12 persone tra cui il viceprefetto di Gorizia, Gloria Allegretto, e il contabile della Prefettura, Telesio Colafati. A gestire i due centri era la Connecting People di Trapani, un vero e proprio colosso del terzo settore amministrato da Giuseppe Scozzari assieme a Mauro Maurino e Orazio Micalizzi. I tre, assieme a Vittorio Isoldi (Direttore del consorzio) vengono rappresentati dal pm Michele Martorelli come “i capi, promotori ed organizzatori del consorzio criminale” che operava all’interno delle strutture friulane.

La Procura scrive di un vero e proprio “disegno criminoso”. I fatti descritti dalla pubblica accusa vengono contestualizzati tra il 2008 ed il 2011, un periodo che ha visto il megacentro sorto nell’ex caserma Polonio al centro di diverse rivolte e denunce. Le contestazioni documentate lasciano emergere due tipi di “azioni criminali”: da una parte la mancata fornitura di servizi, dall’altra parte l’alterazione del registro di presenze. Con la complicità dei direttori competenti e degli operatori, secondo l’accusa, il consorzio Connecting People avrebbe frodato sulla fornitura dei servizi più elementari. Tra le contestazioni c’è la mancata consegna di oltre 89mila bottiglie d’acqua, di 2.569 pacchetti di sigarette, di 311 schede telefoniche e la mancata ricarica delle chiavette in uso agli ospiti. Il tutto per un importo complessivo di oltre 180 mila euro.

Poi c’è l’alterazione del registro delle presenze. Quello stilato dai consulenti della Procura è un meccanismo seriale che avrebbe comportato una sovrafatturazione di 2,3 milioni di euro (555 mila per il Cie; 1,8 mln per il Cara). Ed è proprio lì che si giocherà buona parte del processo. Il processo avrà inizio il 12 giugno e tra i rinviati a giudizio – oltre alle persone fisiche – risulta anche il consorzio Connecting People che nel frattempo è diventato oggetto di discussione anche al Tribunale di Trapani, in seguito alla richiesta di amministrazione controllata avanzata da Giuseppe Scozzari. Quando si parla di Connecting People si fa riferimento a un vero e proprio macigno del terzo settore che lo scorso anno, proprio per un progetto sui migranti, ha ottenuto 1 milione di euro in seguito alla ripartizione dei fondi dell’otto per mille destinati nel 2013 dai contribuenti allo Stato.

Nel frattempo però, il ras dell’accoglienza, a Trapani sta continuando ad acciuffare concessioni per la gestione di diversi centri d’accoglienza per migranti attraverso il consorzio Insieme. Ci sono i progetti Sprar, ottenuti di concerto con diverse amministrazioni locali, e ci sono i centri straordinari messi su nei modi più disparati per rispondere alle chiamate della Prefettura locale impegnata a risolvere l’overdose d’emergenza migranti. Allo stato attuale sono 6 i centri straordinari gestiti in provincia di Trapani da cooperative riconducibili a Giuseppe Scozzari. Si tratta di centri finanziati dal Ministero dell’Interno su un criterio di 45€ pro capite/pro die affidati direttamente dalla Prefettura senza passare dalle tradizionali gare d’appalto. Ci sono i centri organizzati all’interno delle Ipab e ci sono gli alberghi a diverse stelle noleggiati di proposito. Strutture che, ospitando oltre 400 persone, riescono a muovere oltre 500 mila euro al mese dando lavoro a decine di operatori.

La vicenda processuale di Gorizia tuttavia sembra non aver neppure sfiorato l’attività di Giuseppe Scozzari che, in provincia di Trapani, prosegue senza increspature. Già la scorsa estate, ad esempio, mentre era oggetto di una richiesta di rinvio a giudizio, aveva accolto a Castelvetrano il Ministro Kyenge che ben conosce le dinamiche del terzo settore. L’ultima uscita pubblica risale a poche settimane fa per la conferenza stampa di presentazione della Festa della Repubblica che si terrà a Castelvetrano il 2 giugno. Per l’occasione Scozzari curerà l’incontro fra la formazione di calcio locale e una rappresentativa di extracomunitari mentre a seguire ci sarà un quadrangolare “istituzionale” che vedrà in campo anche Marcello Viola, Procuratore di Trapani, e Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso dalla mafia.

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