Riceviamo e Pubblichiamo – Comunicato Stampa Movimento 5 Stelle di Venosa

Si tratta di una vera e propria deportazione di massa. Questa è la volontà che si cela dietro l’ordinanza annunciata con tanto di comunicato stampa dal Sindaco di Venosa dopo l’incontro con la Task Force regionale.

Per dare un senso ad un progetto di accoglienza fallito a causa di inesperienza ed incapacità di ascoltare chi si occupa del problema dei lavoratori extracomunitari stagionali da anni, si decide di passare alle vie di fatto per costringere i migranti a trasferirsi nella tendopoli di Venosa.

Fino a qualche giorno fa, infatti, il campo, a fronte dei 200 migranti previsti, ospitava circa 38 persone. I forti ritardi nella individuazione di un “sito idoneo” , la disinformazione, il fatto che il campo è pensato e gestito come un carcere e la mancanza di una politica di accoglienza reale hanno evidenziato tutti i limiti di un progetto che, nonostante le buone intenzioni, è fallito miseramente.

Così i lavoratori preferiscono i casolari alla tendopoli, continuano a rivolgersi ai caporali per lavorare e per spostarsi dal centro alle campagne, restano privi di assistenza.

Intanto sono ancora oscure le risorse realmente impiegate dalla Regione e molti dubbi si aprono sulla individuazione del sito, sui lavori eseguiti e su chi dovrebbe controllare.

Come succede spesso, con la scusa dell’emergenza tutto diventa fumoso e si evitano controlli e occhi indiscreti.

Come Movimento 5 Stelle di Venosa chiediamo le dimissioni del Presidente della Task Force, chiediamo di aprire i centri e di permettere ad associazioni e volontari di partecipare realmente al progetto di accoglienza, chiediamo un rendiconto preciso di tutte le spese sostenute, chiediamo al Sindaco di Venosa di fermare la deportazione di massa che si verrebbe a determinare con l’emissione di una ordinanza scellerata volta ad accontentare solamente la Task Force regionale.

Ancora una volta il Sindaco di Venosa dimostra di piegarsi alle logiche potentine e di non tener in alcun conto quanto richiesto nel corso del Tavolo tecnico convocato nelle scorse settimane su specifica mozione del Movimento 5 Stelle e quanto dichiarato dalle associazioni che operano nella zona di Boreano.

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