L’OMB aderisce all’Appello affinché sia recuperato il relitto del naufragio del 18 aprile

Appello affinché sia recuperato il relitto del naufragio del 18 aprile

Le seguenti associazioni antirazziste siciliane non condividono la scelta della Procura di Catania e del governo italiano di

non assumersi la responsabilità di disporre il recupero del relitto del più grande naufragio (almeno 800 morti) nel

Mediterraneo dal secondo dopoguerra ad oggi. I principali motivi sono:

—I parenti delle vittime vorrebbero verità e giustizia sulla fine dei loro cari; vorrebbero avere la possibilità di procedere alla

identificazione delle salme. Vorrebbero piangere i loro scomparsi in un luogo preciso. Inoltre, secondo alcune legislazioni dei

paesi d’origine, senza le salme dei defunti non avranno assistenza. Ad un mese dal naufragio i riconoscimenti, anche se

costosi, sarebbero possibili.

—Bisognerebbe accertare la reale dinamica del naufragio, i pochi superstiti hanno dichiarato che la nave soccorritrice

avrebbe più volte urtato il barcone durante le operazioni di soccorso. Occorre dunque un esame approfondito del relitto.

—Recuperando il relitto si potrebbero identificare non solo gli scafisti, ma risalire agli organizzatori del viaggio della morte.

Sembra infatti che il peschereccio provenisse dall’Egitto.

Alcuni di noi hanno seguito il processo per il naufragio del Natale ’96 a 19 miglia da Portopalo. Dopo 13 anni di processi e

grazie alle testimonianze dei superstiti alcuni responsabili furono condannati a Catania a 30 anni; l’allora primo ministro

Prodi si rimangiò l’impegno a recuperare il relitto, ma grazie all’impegno di alcuni familiari delle vittime si denunciarono le reti

di trafficanti, che lo scomparso Dino Frisullo definiva “holding degli schiavisti”. Senza quell’impegno della società civile non si

sarebbe mai fatta giustizia.

A 19 anni da quella tragedia la situazione dei diritti umani delle/i migranti è drammaticamente peggiorata, le legislazioni dei

governi europei e dell’UE sono sempre più securitarie e liberticide, anche per i richiedenti asilo. Anziché garantire

l’accoglienza a chi fugge da guerre (spesso causate da “interventi umanitari” di Nato, Usa ed UE) i governi europei stanno

programmando un intervento, chiaramente militare, per distruggere i barconi dei trafficanti, con quali “danni collaterali”? Non

dimentichiamo l’omicidio del cooperante palermitano Lo Porto per un intervento anti-ISIS con i droni, gli aerei senza pilota,

dei quali la base di Sigonella è diventata capitale mondiale.

Non condividiamo che si criminalizzino soltanto scafisti, quando non si riesce a perseguire a monte le reti criminali di

trafficanti e le mafie del mediterraneo.

I servizi segreti occidentali ed il governo libico di Tobruk sono stati capaci, finora, di delirare su presunti terroristi dell’ISIS,

che potrebbero arrivare in Sicilia infiltrandosi fra i migranti. In realtà sono in corso manovre politiche guidate dal governo

inglese e sostenute dall’Egitto per legittimare un intervento militare in Libia.

Questo disegno allarmistico, che passa attraverso il controllo dei mezzi di informazione, potrebbe avere effetti devastanti

nell’opinione pubblica per giustificare le scellerate politiche di crescente militarizzazione delle nostre coste, del Mediterraneo

e della nostra isola.

Rete Antirazzista Catanese, Comitato di base NoMuos/NoSigonella, La Città Felice, Cobas Scuola (Ct), LILA, Catania Bene

comune, Associazione Altro diritto- Sicilia, Centro Impastato, Casa memoria Felicia e Peppino Impastato (Cinisi); Borderline

Sicilia

Hanno finora aderito: ANPI Palermo, ANPI Sicilia, Migralab A.Sayad(Me), Laici missionari comboniani(Pa), Osservatorio contro le discriminazioni

razziali Nourredine Adnane(Pa), Comitato Verità e Giustizia per i nuovi desaparecidos del Mediterraneo, Associazione Trama di Terre(Imola),

Azione Civile(Ct), “Periferie al Centro” Fuori Binario(Fi), RAP-Casa Rossa(Me), Comitato NoMuos/NoWar Piazza Armerina, Rete primo marzo,

CarovaneMigranti (Italia-Messico-Tunisia)

Alessio Di Florio, Fulvio Vassallo Paleologo, Anna Puglisi, Umberto Santino, Giovanni Impastato, Alessandra Ballerini, Daniela Padoan, Francesca

Costantini, Roberta Radich, Elisa Marini, Benigno Moi, Ottavio Terranova, Barbara Spinelli, Moreno Biagioni, Annamaria Rivera, Anna Di Salvo,

Domenico Stimolo, padre Carlo Dantoni, Giuseppe Restifo, Pietro Saitta, Gino Sturniolo, Carmina Daniele, Mirella Clausi, Antonio Mazzeo, Maurizio

Catroppa, Assunta Signorelli, Simonetta Crisci, Salvatore Giordano, Laura Cima, Masimo Angrisano, Simonetta Venturini, Gianfranco Laccone,

Elisa Cesan, Angelo Bottiroli, Gabriele Vaccaro, Stefano Galieni,…

 

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