Venosa – Palazzo San Gervasio: Al via l’accoglienza 2015
Al via l’accoglienza 2015
4 agosto 2015
Osservatorio Migranti Basilicata
Gervasio Ungolo
Siamo vicini alla raccolta del pomodoro e stranamente non è stata ancora dichiarata alcuna emergenza per l’accoglienza dei braccianti 2015. Il copione si ripete anche per quest’ anno, nulla è cambiato neanche dopo la nascita della Task Force e con la nomina al suo vertice di un uomo quale appunto Simonetti. Nulla è cambiato anche dopo che alla Commissione regionale Immigrazione gli sono stati tolti le sue funzioni, passate di fatto alla task force in quanto visto dal “capo” come possibile elemento di distrazione, per non parlare della neo legge regionale in materia ancora al palo della quarta commissione regionale dopo che il testo da cui si era partiti è stato cestinato.
Le problematiche sono tutte sul tavolo, dal comune di Venosa che si tira fuori dal “gruppo di assalto” perché i debiti dell’anno scorso non sono stati ancora onorati del tutto, e dopo che il campo di accoglienza di Venosa, resosi conto che è a ridosso di un deposito di gas infiammabile e pagato l’affitto per 2 anni non è più idoneo ad accogliere.
Intanto 4 casolari a Boreano e uno sulla Strada Mulini-Matinelle sono stati abbattuti e l’unica accoglienza diffusa oggi è rappresentata dai ripari nati vicino alle loro macerie e che probabilmente ha alimentato un altro mercato quello della “baracca”.
Nulla accade, ma di questo neanche a parlarne, sulla possibilità ai detentori di protezione internazionale di vedersi assegnare una residenza tale da poter rinnovare il permesso di soggiorno e vedersi iscrivere nell’anagrafe del comune. Molti gli incontri avuti con il Sindaco, gli amministratori e i dirigenti del settore anagrafe, altrettanto le richieste fatte in prefettura per essere ascoltato anche su questa vicenda, in altri luoghi risolta e in altrettanti auspicata dalle stesse prefetture di riferimento, le richieste sono state rispedite al mittente.
Intanto il lavoro certosino della società civile continua e molti sono gli operatori che lavorano ad una accoglienza diffusa per cui molti sono i braccianti che vivono nei nostri paesi e a tutti loro come ogni anno va il nostro augurio di buon lavoro.