da La Gazzetta del Mezzogiorno: Il manuale del caporale «Nei tuguri o non lavorano»
Il manuale del caporale
«Nei tuguri o non lavorano»
di Massimo Brancati
POTENZA – I campi di accoglienza sono pronti da giorni. A Palazzo e Venosa. Ma tanti immigrati (almeno un centinaio) continuano a vivere in baracche e ruderi nelle campagne circostanti. In condizioni disumane, tra mancanza di acqua potabile e sporcizia. Potrebbero spostarsi nei centri autorizzati, dove troverebbero acqua, pulizia, servizi, ma non lo fanno. Perché? Secondo il coordinamento regionale per gli immigrati, presieduto da Pietro Simonetti, sono «prigionieri» dei caporali che oltre a privarli dei documenti li minacciano di escluderli dal lavoro. È proprio così? La Gazzetta è venuta in possesso di una registrazione audio tra volontari e un caporale (lo chiameremo signor P) che «ospita» nel suo terreno extracomunitari, molti dei quali provenienti dal Burkina Faso, e che controllerebbe diverse zone: da Boreano a Mattinelle, da La Lupara (agro di Montemilone) a La Castellana (Palazzo).
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