Roma: il percorso verso le mobilitazioni del primo marzo

primo_marzo_3-573-860-450-80Mercoledì 24 febbraio assemblea a Esc Atelier alle 18.30. Martedì primo marzo previsti a Roma due appuntamenti: ore 10 presidio in Prefettura con i lavoratori dell’accoglienza; ore 18 a piazza Vittorio “nessuna frontiera ai diritti di tutt@”. Le mobilitazioni previste nel resto d’Europa.
La scorsa settimana si è tenuta un’assemblea partecipata da numerose realtà che hanno immaginato un percorso comune verso il primo marzo all’insegna dello slogan: incrociamo le lotte, apriamo i confini. Lavoratori e lavoratrici dell’accoglienza, associazioni sindacali e sindacati di base, collettivi anti-razzisti, realtà dell’associazionismo e strutture di solidarietà hanno identificato in quella data un importante momento per alzare la voce rispetto a due tematiche fondamentali: il lavoro nel settore dell’accoglienza e la libertà di movimento contro ogni frontiera.

Per questo, la mattina sarà incentrata sulla questione dell’accoglienza a Roma, che generalmente si traduce nello sfruttamento dei lavoratori e nella ghettizzazione dei migranti, e su quella più generale del terzo settore nella città commissariata. IlLaboratorio romano per lo Sciopero Sociale, gli operatori sociali della Coop. “Un Sorriso” (in mobilitazione da diversi mesi, conCLAP, per conquistare spettanze non pagate, diritti e continuità occupazionale) e quelli di A.L.A. (Assemblea dei Lavoratori dell’Accoglienza) invitano i lavoratori del terzo settore, coloro che stanno subendo gli effetti dell’attacco ai diritti e al welfare del commissario Tronca e tutti quelli che rivendicano un sistema di accoglienza radicalmente differente a partecipare al presidio sotto la Prefettura convocato per la mattina del primo marzo alle 10.

Nel pomeriggio, invece, la mobilitazione continuerà a piazza Vittorio. Dalle ore 18 musica, reading e interventi si alterneranno in una piazza contro ogni frontiera, contro le retoriche razziste che rischiano di distruggere l’Europa e contro i provvedimenti che costringono i cittadini migranti all’esclusione e ai ricatti (come la prassi adottata dalla Questura di Roma rispetto alle residenze). In un momento così delicato per la ridefinizione complessiva delle politiche migratorie europee con nuovi sistemi detentivi e discriminatori come gli hotspot, con il rischio di respingimenti collettivi e deportazioni di massa, mentre la guerra circonda lo spazio europeo e l’UE delega a Erdogan e al suo regime autoritario il contrasto dei flussi di rifugiati, la piazza del primo marzo vuole lanciare un messaggio di pace, accoglienza e anti-razzismo contro ogni discorso sulla paura e sull’odio.Roma: il percorso verso un primo marzo di mobilitazione

Intanto, continuano ad aumentare le mobilitazioni previste anche in altre città italiane ed europee. L’elenco in aggiornamento include: Francoforte, Monaco, Berlino, Londra, Parigi, Stoccolma, Varsavia, Poznan, Wroclaw, Edinburgo, Vienna. Rispetto all’Italia, sono già state organizzate delle piazze a: Milano, Napoli, Padova, Bologna, Foggia e Benevento.

#europeforall

Fonte: dinamopress.it