Stretta su caporalato, task force in 15 zone a rischio
Stretta del Governo alla lotta al caporalato con l’attivazione di task force nelle 15 zone più a rischio individuate nella Penisola. Lo ha annunciato all’ANSA il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina in visita oggi alla Cooperativa di Libera “Valle del Marro” ” a Polistena in Calabria. “In vista della stagione di raccolta, con il ministro Giuliano Poletti – ha detto Martina – stiamo lavorando al rafforzamento dei controlli a partire da 15 territori prioritari. Tra le azioni è prevista l’attivazione di task force composte da ispettori del Lavoro e supportate da Carabinieri e Corpo Forestale, con un significativo aumento di uomini e mezzi impiegati nel controllo delle nostre campagne”.
L’obiettivo dell’iniziativa ”è quello di incrementare ancora le verifiche, che lo scorso anno sono aumentate di oltre il 50%, tutelando la salute e la dignità dei lavoratori. Un’operazione incisiva che salvaguarda anche le aziende in regola che subiscono la concorrenza sleale di chi infrange la legge. Non è ammissibile nessuna forma di sfruttamento per questo vogliamo continuare ad alzare il livello di contrasto”. Martina ha poi sottolineato l’importanza di un ”esame rapido” al Senato della legge sul caporalato in discussione, ”perché avere più strumenti penali e rafforzare la nostra rete del lavoro agricolo di qualità è un passaggio fondamentale”.
“Siamo assolutamente favorevoli a tutto ciò che faciliti la lotta a un fenomeno criminale come è il caporalato e nessun intervento ci sembra di troppo” sottolinea Stefano Bassi, presidente di Ancc-Coop (Associazione Cooperative di Consumatori a marchio Coop). La prima insegna della grande distribuzione è in prima linea nella lotta al lavoro nero in agricoltura con la campagna ‘Buoni e Giusti Coop’, che coinvolge tutti i suoi 832 fornitori di ortofrutta nazionali e locali al rispetto di un Codice Etico che contempla una serie di impegni per il rispetto dei diritti dei lavoratori e prevede un piano di controlli a cui non si può venir meno, pena l’espulsione dagli scaffali Coop. ”Noi svolgiamo la nostra parte e possiamo anche funzionare da apripista – precisa Bassi – ma Coop non può essere sola su un tema che è per sua stessa complessità demandato a un controllo da parte delle istituzioni pubbliche. Solo costruendo una rete fra azioni singole e interventi dello Stato si potranno ottenere i risultati attesi”.
Plaude alla task force annunciata da Martina anche il capogruppo Pd alla Camera Nicodemo Oliverio definendola “un’iniziativa che conferma la serietà del governo nel portare avanti il progetto, difficile ma finalmente concreto, di lotta dura alla piaga del caporalato utilizzato da molte aziende agricole e produttori da nord a sul del nostro paese”. (ANSA)