Presso la sala conferenze Domenico Potenza dell’associazione CESTRIM, il 19 maggio si parlerà di tratta degli esseri umani e di sfruttamento lavorativo. La giornata inizia alle 9,30 con Franco Carchedi, Maria Grazia Giammarinaro e Rosaria Lamorte . Autori, studiosi e operatori che da anni si occupano dei diversi fenomeni che circondano il mondo delle migrazioni di cui la tratta degli esseri umani e le condizioni di sfruttamento in cui spesso vengono a trovarsi i lavoratori immigrati. Un filo rosso, continuo, spesso senza soluzione di continuità tra la partenza dal Paese di nascita e il Paese di arrivo. L’UNHCR stima in 100 milioni le persone che sono state costrette a fuggire dalle proprie case l’anno scorso, molti di questi partono dopo avere firmato un contratto o sancito un “patto” di restituzione di una cifra in denaro. Nel loro viaggio trovano accompagnatori, passeur, e datori di lavoro che li controllano e li sfruttano. Per le donne il viaggio è ancora più feroce. Le tratte conosciute fino ad oggi stanno cambiando e ad alcune nazionalità se ne aggiungono altre, le ragazze sembrano essere sempre più giovane.

Il pomeriggio si presenta il VI rapporto di Agromafie e Caporalato. Uno studio/ricerca che racconta le vicende che riguardano le campagne italiane e il food del nostro Paese. Gervasio Ungolo, operatore della cooperativa sociale ADAN, proverà a dare alcune cifre e casi che riguardano la regione Basilicata e come è cambiato l’intervento dello Stato a contrasto del fenomeno del caporalato con l’attivazione del Piano Triennale (2020-2022) e le azioni di contrasto a questo odioso fenomeno criminoso. Jean René Bilongo, Presidente dell’Osservatorio Placido Rizzotto ha curato il coordinamento politico del volume, Maria Grazia Giammarinaro ha scritto il capitolo riguardanti “Le condizioni di Lavoro e di Vita delle Lavoratrici Agricole”, Franco Carchedi invece ha curato l’intero volume e scritto tutta la terza parte di ricerca sui territori. Le conclusioni saranno di Vincenzo Pellegrino, segretario regionale Flai-CGIL per la Basilicata.