da il Redattore Sociale: Arance, stagionali stranieri protestano alla Coop: “no al caporalato legalizzato”
Arance, stagionali stranieri protestano alla Coop: “no al caporalato legalizzato”
Manifestazione sabato a Bologna, Livorno, Milano e Roma organizzata da Sos Rosarno. Nel mirino i prezzi bassissimi che le catene della Gdo pagano ai produttori. La proposta: un ticket nei supermercati per mostrare i costi di tutta la filiera
07 gennaio 2014
ROMA – Un euro per una cassetta da 20 chili di clementine, 50 centesimi per lo stesso quantitativo di arance. E’ quanto ricevono i braccianti stagionali per il loro lavoro. Un compenso determinato dai prezzi bassissimi imposti agli imprenditori agricoli, del sud e del nord, dalla filiera della Gdo (grande distribuzione organizzata) e che comportano l’abbattimento dei costi di manodopera. Un sistema consolidato di cui fanno le spese i braccianti stagionali (quasi tutti migranti), che “lavorano ore per pochi soldi in condizione di grave sfruttamento”. A denunciare questa forma di “caporalato legalizzato” è Sos Rosarno che ha organizzato per l’11 gennaio prossimo una serie di iniziative di protesta davanti ai supermercati Coop di Firenze, Bologna, Livorno, Milano e Roma, dove a largo Agosta avrà luogo la manifestazione principale.
Nel mirino ci sono i grandi supermercati: Auchan, Carrefour, Esselunga …….
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