Pubblichiampo da TRM……..L’Italia sono anch’io: anche in Basilicata parte la campagna

 

Matera. Gli immigrati in Italia producono il 10 per cento della ricchezza nazionale e versano 7 miliardi di contributi previdenziali. La verità è che danno molto di più di quanto ricevono a partire dai diritti di cittadinanza. Il lavoratore straniero, per esempio, paga le tasse ma non può scegliere chi deve amministrare la città in cui vive da anni. I suoi figli, poi, solo raggiunta la maggiore età, dopo un lungo percorso burocratico, potranno ottenere la cittadinanza italiana. A Matera, per esempio, un panettiere turco – curdo, da dieci anni in Italia, e ora impegnato ogni giorno nella lavorazione del pane Igp, avrà un figlio che non sarà italiano. Sono alcune delle ingiustizie sociali che in Italia e in Europa riguardano le persone di origine straniera. Per questo motivo attraverso la campagna “L’Italia sono anch’io” , diciannove organizzazioni della società civile, hanno lanciato due proposte di legge di iniziativa popolare. La prima riguarda il diritto di voto degli immigrati alle elezioni amministrative, la seconda l’acquisizione automatica della cittadinanza per i bambini nati in Italia. Anche in Basilicata si è costituito il comitato regionale “L’Italia sono anch’io” , un movimento trasversale sostenuto da una fitta rete di associazioni; è attivo con diverse iniziative sul territorio per proporre alla cittadinanza l’adesione del manifesto e riportare così all’attenzione dell’opinione pubblica ed al centro del dibattito politico il tema dei diritti di cittadinanza, per costruire un futuro di convivenza, giustizia ed uguaglianza. Due gli appuntamenti ogni week end a Matera per la raccolta firme: il sabato mattina al mercato rionale di san Giacomo e la domenica in piazza Vittorio Veneto.

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