Adnkronos: Nuclei ridotti di immigrati in piccoli Comuni, l’esperimento in regione

Nuclei ridotti di immigrati in piccoli Comuni, l'esperimento in regione

 
 
Potenza – (Adnkronos) – E' l'esperienza che sta conducendo in particolar modo la Provincia di Potenza che ha appena presentato il piano di iniziative a favore degli immigrati rifugiati e richiedenti asilo denominato ''Sprar Potenza''

 

Potenza, 6 mar (Adnkronos) – Piccoli gruppi di immigrati o solo nuclei familiari nelle piccole comunita' di cui la Basilicata e' disseminata visto che un centinaio di Comuni hanno una popolazione inferiore ai 2mila abitanti. E' questa l'esperienza che sta conducendo in particolar modo la Provincia di Potenza che ha appena presentato il piano di iniziative a favore degli immigrati rifugiati e richiedenti asilo denominato ''Sprar Potenza''. Collaborano la Prefettura di Potenza, l'Arci Basilicata e i Comuni di Avigliano, Bella, Rionero in Vulture, Melfi, Satriano di Lucania e Sasso di Castalda dove sono stati accolti finora 30 migranti in fuga dal Nord-Africa.

 

 

 

Si tratta di piccoli gruppi (coppie o nuclei familiari con bambini) inseriti nelle piccole comunita' locali per promuovere e facilitare un'integrazione concreta ed un virtuoso sviluppo collettivo. Stessa formula e' stata adottata per l'accoglienza di 8 richiedenti asilo palestinesi. L'obiettivo, infatti, e' garantire un'integrazione ''a misura di famiglia'' riuscendo ad inserire gli immigrati in realta' locali dove spesso lo spopolamento toglie anche energie fresche e giovani. E cosi' accade che un rifugiato palestinese a Bella, durante l'emergenza neve che ha portato circa due metri di neve e disagi notevoli, si e' dato da fare tutti i giorni, armato di pala e buona volonta', per liberare strade e marciapiedi. 

 

Sempre a Bella quattro bambini di una famiglia palestinese a scuola stanno imparando in fretta l'italiano, grazie al supporto di una mediatrice culturale. Ed e' diventato un fatto normale vedere immigrati nordafricani allenarsi con la squadra locale di calcio di cui, chissa' un domani, non appena avranno un permesso di soggiorno, potranno anche essere presi a cartellino.

 

 

Sasso di Castalda (900 abitanti) e' di casa Vanessa che ha due anni ed e' nata in Libia, in pieno regime Gheddafi, da mamma nigeriana e papa' ivoriano. Vive in Lucania da quasi un mese in un'accogliente casa di un borgo-albergo. La piccola, insieme agli altri pochi bambini del paesino, frequentera' una sezione Primavera presso l'asilo comunale. Oppure ci sono i rifugiati nordafricani ospitati ad Avigliano di Lucania per i quali l'integrazione e' diventata anche lavoro.

 

 

Stanno partecipando con entusiasmo al progetto ''Stis Profughi'' (Sviluppo territoriale per l'inclusione sociale), fianco a fianco ad alcuni giovani del posto socialmente svantaggiati e con disabilita'. Dalla rimozione della neve nei freddi giorni dell'emergenza dello scorso febbraio alla manutenzione e cura degli spazi verdi e delle strade rurali, a lavori di pitturazione. Sono alcune delle mansioni di utilita' sociale che profughi e cittadini di Avigliano hanno svolto insieme.

 

 

Mansioni retribuite con una parte delle risorse statali assegnate alla Provincia di Potenza nell'ambito del progetto Sprar. Esperienze umane importanti in questi piccoli Comuni, se non proprio micro-Comuni, dove il senso della comunita' e' inevitabilmente ancora molto forte perche' aiutarsi l'un l'altro e' una caratteristica innata nelle minuscole realta' locali in cui, anche a causa delle politiche di razionalizzazione e del contenimento della spesa, puo' mancare tutto dai servizi pubblici a quelli collettivi.

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