Il ddl Caporalato cambia, in attesa della Bilancio
ROMA (Public Policy) – La relatrice al ddl Caporalato, Maria Grazia Gatti (Pd), ha presentato in commissione Agricoltura al Senato una serie di riformulazioni dei propri emendamenti già avanzati per recepire il parere della commissione Giustizia.
Ma cosa chiedeva la 2° commissione? Due le richieste principali: specificare, con riferimento al nuovo articolo 603-bis.1, che configura una nuova ipotesi di circostanza attenuante per collaborazione, riconosciuta anche qualora riguardi elementi per i quali il soggetto non sia in concorso di reato, che tale attenuante e la conseguente diminuente di pena si applica al di fuori dei casi previsti dall’articolo 600-septies.1 del Codice penale; in ordine all’articolo 603-bis.2, che prevede la confisca obbligatoria dei beni che servirono o furono destinati a commettere il reato di caporalato, di fare “salvi i diritti della persona offesa alle restituzioni e al risarcimento del danno”.
L’esame degli emendamenti non è ancora iniziato poiché si attende l’espressione del parere da parte della Bilancio.